Nell’era in cui l’innovazione e la sostenibilità sono diventate priorità globali, è fondamentale esplorare in che modo le tecnologie avanzate possono contribuire a raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite. Un focus particolare emerge nell’ambito dell’Obiettivo SDGs 9, il quale è direttamente orientato a “instaurare un’infrastruttura resistente, promuovere la sostenibilità industriale e incentivare la spinta innovativa”. Si inserisce in questo contesto il progetto Re4Circular, che rappresenta un esempio di come l’intelligenza artificiale possa essere impiegata a beneficio della sostenibilità, delineando una traiettoria significativa all’interno dell’industria della moda.
SDGs 9: aiutiamo la transizione circolare della moda
La moda circolare rappresenta un approccio rivoluzionario all’industria dell’abbigliamento, che si propone di minimizzare gli sprechi, ridurre l’inquinamento e limitare l’impatto ambientale associato alla produzione e al consumo di moda. Questo concetto si basa sull’idea di creare un ciclo continuo di materiali, produzione, utilizzo e riciclo, riducendo la necessità di nuovi materiali e capi d’abbigliamento.
Quest’innovativa prospettiva costituisce un importante passo verso un’industria della moda più sostenibile e consapevole dell’ambiente, in cui la tecnologia e la responsabilità sociale si uniscono per ridurre gli sprechi e promuovere un futuro migliore per il nostro Pianeta.
Re4Circular: l’AI al servizio della moda circolare
Nel cuore dell’industria della moda italiana, due imprenditrici, Elena Ferrero e Sara Secondo, fondatrici della startup Atelier Riforma, hanno sviluppato un’idea innovativa per semplificare il laborioso processo di raccolta e catalogazione manuale dei capi di abbigliamento dismessi. Nel corso del 2022, hanno portato all’avanguardia il concetto di “moda circolare” con il brevetto denominato “Re4Circular.”
A partire dalla semplice foto del capo e dell’etichetta, l’AI individua le caratteristiche rilevanti, come il colore prevalente o la composizione di materiali, per poi suggerire la modalità di recupero più appropriata per ciascun indumento. Tale approccio semplifica notevolmente il trattamento dei vestiti usati e facilita la connessione tra coloro che desiderano donare abiti e coloro che ne hanno bisogno. Inoltre, agevola l’operato di negozi di abbigliamento usato, imprese specializzate nel riciclo, marchi di moda e artigiani dell’upcycling, semplificando la selezione dei capi più adatti alle loro attività.
Mentre guardiamo al futuro, progetti come Re4Circular ci spingono a riflettere su come altre iniziative, basate sull’intelligenza artificiale, possano contribuire al raggiungimento non solo dell’Obiettivo SDGs 9, ma di tutti gli obiettivi dell’Agenda 2030.
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